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giovedì 5 agosto 2010

Lista della spesa... spulciamo insieme

So che non ve ne può fregar de meno, ma volevo un consiglio, quantomeno un parere se avete letto i libri che ho in mente di prendere in libreria.

More about Le scarpe rosse

1- Le scarpe rosse ( Joanne Harris) - da comprare in maniera istantanea -

Sono passati quattro anni da quando Vianne Rocher e la figlia Anouk hanno lasciato il paese di Lansquenet. Hanno peregrinato di villaggio in villaggio, senza mai trovare stabile dimora: lo scandalo e le chiacchiere le hanno seguite, perseguitate, minacciate pericolosamente, ancora di più da quando Vianne ha dato alla luce la piccola Rosette. Alla fine hanno trovato rifugio e anonimato a Montmartre a Parigi e qui si sono rifatte una vita, assumendo un'altra identità. Ma tutto è diverso da prima. Sono spariti i tarocchi, gli incantesimi, persino Pantoufle, il vecchio compagno di giochi di Anouk, non esiste più. Il vento ha smesso di soffiare - almeno per un po'. Ma poi nella loro vita compare Zozie de L'Alba, la donna con le scarpe rosse, e tutto cambia. Zozie è tutto quello che era una volta Vianne: bella, solare, e misteriosa. Offertasi di aiutare Vianne in negozio, ben presto trasforma il luogo pezzo per pezzo, e conquista la fiducia di Anouk e Rosette. Spietata, ambigua e seducente, Zozie ha un piano: distruggere la vita di Vianne, portandole via quello che ha di più caro. E mentre tutto quello che ama è in pericolo, Vianne deve scegliere: fuggire, come ha fatto tante volte prima, oppure affrontare il nemico più pericoloso con le uniche cose a sua disposizione: il cioccolato e la magia. 
Le scarpe rosse, l'attesissimo seguito di Chocolat, è un romanzo straordinario, il più riuscito di Joanne Harris. Ricco di atmosfera, popolato da personaggi inquietanti e segreti oscuri, ma allo stesso tempo pieno di vita e di emozioni, ci descrive con impareggiabile maestria lo scontro eterno tra bene e male, uno scontro pieno di colpi di scena e sorprese, fino all'ultima pagina.




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2- Graceling ( Kristin Cashore ) 


Tutti i Graceling hanno gli occhi di due colori diversi. Tutti i Graceling hanno un Dono. Difficile è però sapere quale Dono possiedono: a volte anche per loro stessi è duro capirlo e controllarlo. Ci sono Doni quasi inutili, come la capacità di ripetere le parole al contrario o di ricordare certi dettagli. Katje ha diciotto anni e il suo Dono è un'arma terribile nelle mani di suo zio, re Rand. Il futuro le può riservare un posto sicuro al fianco di quest'uomo vendicativo o infinite sorprese, come l'incontro con un Graceling dallo sguardo intenso che sembra conoscerla fin troppo bene.


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3- Black Friars- L'ordine della spada ( Virginia de Winter ) 





Chi è Eloise Weiss? Perché il più antico vampiro della stirpe di Blackmore abbandona per lei l’eternità suscitando le ire di Axel Vandemberg, glaciale Princeps dello Studium e tormentato amore della giovane?
La Vecchia Capitale si prepara alla Vigilia di Ognissanti e il coprifuoco è vicino perché il Presidio sta per aprire le sue porte. Il lento salmodiare delle orde di penitenti che si riversano per le vie, in cerca di anime da punire, è il
segnale per gli abitanti di affrettarsi nelle proprie case, ma per Eloise Weiss è già troppo tardi. Scambiata per una vampira, cade vittima dell’irrazionalità di una fede che brucia ogni
cosa al suo passaggio. In fin di vita esala una richiesta d’aiuto che giunge alle soglie della tomba dove Ashton Blackmore, un redivivo secolare, riposa protetto dalle ombre della Cattedrale di Black Friars. Il richiamo della ragazza
è un sussurro che si trasforma in ordine, irrompe nella sua mente e lo riporta alla vita.
Nobili vampiri di vecchie casate, spiriti reclusi e guerrieri, eroici umani e passioni che il tempo non è riuscito a cancellare: Black Friars – L’ordine della Spada è un mondo nuovo che profuma di antico, un romanzo che si ammanta di gotico per condurre il lettore tra i vicoli della Vecchia Capitale o negli antri del Presidio, in un viaggio che continua oltre la carta e non finisce con l’ultima pagina.

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4- Il seme del male ( Joanne Harris ) 
Cimitero di Grantchester, Cambridge. L'iscrizione è nascosta dai rami uniti di un albero di biancospino e di un tasso. È quello di una donna: Rosemary Virginia Ashley. Alice Farrell, giovane pittrice in cerca di ispirazione, non sa perché è finita davanti a questa lapide. Non conosce quella donna e non sa che cosa l'abbia portata qui, sa soltanto che la lapide la mette profondamente a disagio. Una sensazione strana, simile a quella che prova quando conosce Ginny, la nuova fidanzata del suo ex, Joe. C'è qualcosa di oscuro in quella ragazza dalla bellezza eterea, con i capelli rossi e una passione per i quadri preraffaelliti che ritraggono donne uguali a lei. Che cosa si nasconde dietro quegli occhi enigmatici e inquieti? E perché Ginny di notte fa visita alla tomba di Rosemary, seppellita cinquant'anni prima, ma lungi dall'essere dimenticata? Che relazione c'è tra le due donne? La risposta forse è in un vecchio diario. Ma ormai passato e presente sono una cosa sola e Alice deve riuscire a distinguere tra sogno e follia, bugia e finzione. Perché ora quella che era solamente una sensazione sta per trasformarsi in un'orribile realtà. Una realtà di orrore e morte, sangue e vendetta, ossessione e tradimento.

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5- Intervista col vampiro ( Anna Rice )
Una stanza buia. Un registratore acceso. Un giornalista. E un vampiro. Da quasi due secoli, ormai, Louis de Pointe du Lac non è più un uomo: è una creatura della notte, e ha tutta la notte a disposizione per convincere Daniel, il giornalista, che la storia che gli sta raccontando è vera. Così come è vero il suo volto, tanto pallido ed esangue da sembrare trasparente, di una bellezza soprannaturale e per sempre cristallizzata. Louis racconta di come abbia ricevuto il dono (o forse la maledizione?) della vita eterna proprio quando non desiderava altro che la morte. È il 1791, è un'altra New Orleans, e Louis, in seguito al suicidio dell'amatissimo fratello, vorrebbe soltanto seguirne il destino. Ma la seduzione del dono oscuro è potente, specialmente se ha i modi, la voce e l'aspetto di Lestat. Sensuale e affascinante, crudele e allo stesso tempo capace di profonda commozione, Lestat ha bisogno di Louis tanto quanto Louis ha bisogno di lui. Quando infine, dopo anni di scorribande notturne, Louis sta per decidersi ad abbandonare Lestat, questi gli fa il regalo più grande: Claudia. Una bambina di appena cinque anni, in fin di vita, che solo il dono oscuro può salvare. L"unico peccato che il sacrilego e irriverente Lestat non si può permettere: creare una vampira di soli cinque anni. Una vampira bambina, che non crescerà mai. E sarà l'inizio della fine.

More about Pan
6- Pan ( Francesco Dimitri
Noi siamo i Bambini Perduti: questa è la notte in cui comincia la nostra festa. E voi, signori miei, non sarete mai più al sicuro
Nelle notti romane ci sono bambini che sognano, e che nel sogno, ogni volta, ripetono il viaggio verso una grande isola che non c’è. Nelle notti romane ci sono ville borghesi illuminate dalla luna piena, e dai loro giardini spesso s’innalzano, non visti, mastodontici galeoni pirata. Nelle notti più fredde di una Roma moderna, pulsante, segreta, qualcuno ormai comincia ad avvertirlo: uno spirito folle sta bussando alla porta, uno spirito anarchico e sensuale, passionale e libertino, pronto a tornare per rapirci. Qualcuno lo vuol chiamare Peter; un tempo era noto come Pan.
Tra mito, pop, psichedelia e vecchio racconto d’avventura, Francesco Dimitri riesce a costruire un romanzo affascinante nei toni e nelle suggestioni quanto avvincente nella trama. A cento anni di distanza dalla sua prima comparsa, il Peter Pan di Barrie rivela oggi più che mai la propria carica eversiva, la propria primordialità vitale, erotica, libera, il proprio rifiuto verso ogni forma di dogmatismo. Nei cieli di Roma lo scontro si sta preparando: bambini e pirati, vecchie e nuove divinità, in un’inquietante favola nera che finirà per insegnarci come, talvolta, per vedere il mondo del sogno dal mondo reale, non serva altro che alzare la testa.

More about Leviathan
7- Leviathan ( Scott Westerfeld ) 
- Caricate il cannone! - urlò Maestro Klopp all'uomo di sotto. 
Alek si ritrovò seduto al posto di guida mentre la macchina ricominciava a muoversi.
Si contorse per allacciare la cintura di sicurezza, ma proprio in quel momento un terribile pensiero si impadroní della sua mente, paralizzandogli le dita.
Se stanno cercando di uccidermi¿ vuol dire che è tutto vero.
Il conte Volger si chinò al suo fianco, urlando per sovrastare il rombo dei motori e delle cannonate. - Quest'affronto dovrebbe rincuorarvi, Alek. È la prova che siete ancora una minaccia per il trono.
Siamo sull'orlo della Prima guerra mondiale.
Mentre il giovane Alek, principe dell'Impero austro-ungarico, è in fuga sul suo Camminatore, di là dalla Manica una ragazza, Deryn Sharp, si traveste da maschio per diventare pilota nell'aviazione britannica.
Ma il suo segreto rischia continuamente di essere scoperto.
I due ragazzi appartengono ai due opposti schieramenti: lui ai Cigolanti, lei ai Darwinisti. 
Ma il destino vuole che le loro strade si incrocino nel modo piú inatteso portandoli entrambi a bordo del Leviathan, un gigantesco animale volante, metà balena metà dirigibile, che forse li strapperà al frastuono della guerra.
More about Il cimitero senza lapidi e altre storie nere
8- Il cimitero senza lapidi e altre storie nere ( Neil Gaiman ) 
Nobody Owens cade dal melo ai confini del cimitero, nel terreno sconsacrato dove sono sepolti i malvagi, e decide di donare una lapide alla strega che lo soccorre. Jack incontra un troll sotto il ponte della ferrovia e da quel momento la sua vita sarà legata a un terribile patto di morte. Un nobile cavaliere trova il Santo Graal nel salotto di una vecchina che non ha alcuna intenzione di spostarlo dal suo grazioso caminetto. Tra l'horror, il fantasy e il giallo hard boiled, undici racconti inediti per rabbrividire e sorridere. Racconti che, come scrive lo stesso Gaiman, sono "viaggi fino all'estremo opposto dell'universo che puoi fare con la certezza di essere di ritorno per l'ora di cena".

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E voi? Quali avete letto, quali mi consigliate?

lunedì 2 agosto 2010

alla ricerca dell’ (in)felicità

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Non so perchè oggi mi ritrovo a scrivere questo post, forse il motivo è che il giusto è l’ingiusto si confonde in un unica cosa. E’ qualcosa che è diventato troppo nebbioso per poterlo distinguere.

Quando dicono che dobbiamo cercare la felicità, che l’uomo debba aspirare ad essa l’argomento si fa un po’ contorno, ecco. Se pensassimo meno agli effetti collaterali, ad essere meno rigidi e a far venire a galla i sentimenti o i peccati, prendendoli come qualcosa che ci rende felici, il mondo non sarebbe di plastica. Diciamo che se eccedere ci fa sentire felici, – come mangiare ciò che voglia nelle quantità del nostro pensiero – allora è questa la felicita? E’ un po’ strano, no?

Non secca non mangiare quel tipi di roba, possibilmente che ti piace, che ti rende allegro, perchè qualcuno ti illustra incomodamente quello che potrebbe accaderti se mangi troppo di questo o di quello? Oh, per carità non dico che per essere felici dobbiamo essere obesi o anoressici ( e già qua si rivolta la moneta! hihihi ).

Ti guardi allo specchio e ti vedi al contrario… vorresti essere migliore? Felice forse? Sarebbe stupendo se gli altri non esistessero – in questi casi – ostacolano davvero il nostro modo di essere migliori, per noi. Perchè se qualcuno non t’avesse mai detto che se mangi caio diventi tizio allora non starebbe il problema. In questi tempi leggo Chocolat della Harris, libro stupendo, che consiglio vivamente, e allora là sta il discorso. Forse chi l’ha letto può capire di cosa parlo, è un fatto di giusto sbagliato, nella nostra civiltà il giusto sbagliato non esiste più, siamo schiavi di plastiche che ti additano d’essere colpevole per aver attinto alla felicità. Si pensa che la felicità sia… un tesoro troppo lontano, un isola d’oro sul mare d’inchiostro, mentre l’abbiamo a portata di mano rosicchiando una succosa mela ( vi piace quella li sopra? a me si  ). C’è il fascino che può dare il cibo, quello che può dare un videogioco, quello del pc, quello del libro, quello di sentirsi belli a costo di disintegrarsi, c’è quello di fare tutto o niente. Ognuno, come un medicinale, ha effetti collaterali.

Il mondo è di plastica, amici miei, e noi siamo gli effetti collaterali.

divisoriuno Ieri mi sono iscritto a EFP, sito di fan-fiction ( per esempio i racconti sulle canzoni delle indica sono song-fic ) e originali. Devo dire che è un po’ difficile saperlo usare, ed adattarsi, leggere tutto il regolamento ( colgo occasione per ringraziare le zia ^^ ) capire le sezioni eccetera… secca trasformare i racconti in html, benchè ci voglia un attimo ad aprire il programma o utilizzare blogger… però da molta più visibilità, credetemi, davvero utile, per il momento aspetto recensioni… con un po’ di fortuna qualche contatto. Anyway, la mai pagina è questa:  http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=106603

Per il momento là ci sono le prime revisioni dei primi due racconti, appena ho tempo posto gli altri, e se avete voglia di un po’ di visibilità per le vostre storie iscrivetevi!

A presto ;).

sabato 31 luglio 2010

Forse...

Beh, alcuni lo darebbero da vigliacchi, altri no, poi pensatela come volete.
Soltanto che talvolta è meglio lasciarsi alle spalle qualcosa che si ha bisogno di non voler guardare più. Si ha voglia di nuovo, chi non nè ha mai avuto voglia? 
Cambiare il template non mi sarebbe servito, no già. Nemmeno cancellare i post che non mi piacevano sarebbe servito a qualcosa, e poi mi sono detto che questo era il mio spazio... qualcosa in cui dovevo starci comodo. Forse è proprio che la mia testa, le mie idee, che si mutano senza esito a rendere scomodo il mio angolino. Avevo un bisogno, irrefrenabile, di scappare da quella che consideravo vecchia realtà. Non cancellarle, bensì dimenticarle, come chiuderle dentro un cofanetto, mettere la chiave nella toppa e girarla, poi gettare questa in un pozzo, ascoltarne il rumore che emette appena tocca terra.
Forse ho sbagliato, forse fra qualche tempo me ne pentirò, ma oramai ho deciso... 
Stavolta il vento mi ha indotto qui, adesso lo sfiderò a spodestarmi; se ci riesce.