mercoledì 11 agosto 2010

Perché?



Corri fanciullo dalle ali d'argento... scova e scaccia il terrore in fondo ai sassi. Coccola l'orso, addenta cuori infranti, e valica sentieri di polvere e fragranti di muschio.

Ma la voce grida, grida un perché...
Fra l'erba folta e imperlata dalla lucentezza d'opali, e ruggente di vento: le vesti di una bambina ondeggiano piano, sono un candido prendisole di seta avorio... ha le lacrime sull'orlo degli occhi. Dentro di esse si genera fumo che si disperde formando figure, e c'è un volto giovane, un volto mai visto, mai sfiorato, un volto agognato.
Se ne va con una sola risposta generante ennesimi frammenti di lacrima: gli è bastato sapere che sei maschio. 


A volte il destino impone sigilli, ma sono proprio questi che rafforzano un affetto... e sono proprio questi che ti portano ad abbattere essi stessi.

2 commenti:

  1. Bello il nuovo blog! Se ti va passa a trovarmi! :o)

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  2. Forse solo chi sa è in grado di comprendere il significato di questo timido sfogo... mi spiace partecipare mutamente al vostro dolore, forse in parte sanarlo con le mie parole futili, ma lo stesso incapace (maledettamente incapace!) di porvi fine :(

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