martedì 14 dicembre 2010

Nemmeno il destino

Inspiration_in_a_bottle_by_the_unhype

A volte è strano come le idee possano giungere in tale maniera così affrettata, paiono ardenti di essere scritte, modellate. Ma non lo sono mai pronte. Beh, quelli accanto sono le mie storie. Le mie idee. I miei sogni. Le mie trame. Non è fantastico? Non è commovente? Da’ un senso di struggimento… come un’esplosione dentro. Così, come colombe che sbocciano da rami d’inchiostro, ma solo alcune riescono a spiccare il volo. A essere libere da ogni fardello, ad essere adulte e serene. Alcune rimangono impigliate, a noi stessi. Come feti abortiti da una madre crudele.

Ed è così. Con un esplosione che tutto viene fuori. Quando si ha la predisposizione per accoglierle, le idee. Che arrivano così, si accodano, si snodavano serpentine come un ramo, aggiungendosi a quella linfa d’inchiostro desiderosa di sbocciare, di dare i propri frutti. Con un’immagine apparsa da deviant, il nome di una città letto sul libro di francese, una città della Luisiana, e una costruzione decadente e malandata, (penso sia un acquedotto, anche se stranamente circolare e con soffitto a cupola). In maniera semplice, in maniera dolce e frenetica, quella che come brividi ti percorre le mani a narrare le storie della tua anima.

Syria è giunta a metà del suo cammino, è proprio una colomba d’inchiostro, una rondine, che vuole spiccare il balzo. E’ là sopra, a sinistra, attaccata alle altre, immatura, trattenuta tra le mie dita. Per una volta, ho il dubbio che si tramuta in certezza, che io possa davvero concluderla. Mettere una parola fine, ma al contempo un nuovo inizio, concludere ciò che il destino non ha voluto che facessi, ma che io ho riscritto sui miei piani, sui miei accordi. La storia di lei e di me che non sono riuscito a fare, che il destino, il caso, oscure mani che ne hanno voluto scrivere esiti diversi, ma che io voglio riscrivere. Perché ciò non me lo può impedire nessuno. Nemmeno il destino.

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